mercoledì 23 ottobre 2013

Picco del petrolio e surriscaldamento globale ( lezione del 27 ottobre )

Due fenomeni a livello mondiale ci costringono volenti o nolenti a modificare profondamente questo nostro stile di vita e soprattutto i nostri consumi: il picco del petrolio e il surriscaldamento globale.


Il surriscaldamento globale consiste nell’innalzamento della temperatura media del nostro pianeta. Da cosa è causato? Dal 1950 le attività dell’uomo hanno aumentato la produzione di CO2 nell’atmosfera.  L’anidride carbonica è un gas serra. I gas serra trattengono il calore dei raggi solari riflessi dalla superficie terrestre. Se la loro presenza aumenta, viene mantenuto  maggiore calore, conseguentemente aumentano le temperature. Quali sono gli effetti del surriscaldamento globale? Si sciolgono i ghiacciai, pertanto aumenta il livello delle acque del mare, che inondano le coste basse. Eventi atmosferici distruttivi come le tempeste tropicali diventano più frequenti. Infine, molti animali muoiono perché non riescono ad adattarsi al rapido cambiamento e allo spostamento delle fasce climatiche.   




Il picco del petrolio è il punto in cui siamo oltre il 50% di tutto il petrolio disponibile.  La produzione nel Regno Unito ha registrato il picco nel 1999 e si esaurirà entro il 2020. Secondo un gruppo di esperti analisti, il picco a livello globale è stato già raggiunto negli anni prima del 2011, infatti sessantaquattro dei novantotto stati produttori lo hanno rilevato. Le nostre necessità energetiche sono eccessive, il petrolio non può essere completamente sostituito da energia rinnovabile, occorre diminuire le necessità, cioè il fabbisogno energetico. Nei prossimi anni il prezzo salirà alle stelle e i pochi che controllano le riserve si arricchiranno a dismisura. 


giovedì 17 ottobre 2013

Da un modello consumistico ad uno ecosostenibile e solidale ( sabato 19 ottobre 2013 )

La famiglia Pallante segue un modello di vita consumistico

Il papà e la mamma lavorano tutto il giorno per guadagnare i soldi che servono per acquistare cibo, elettrodomestici, divertimenti, e pagare le bollette di luce, acqua, gas e spazzatura. Pagano inoltre la benzina e l’assicurazione delle automobili. Hanno poco tempo per sé e per la famiglia. In casa, insieme con i due figli, sprecano energia ( elettrodomestici e riscaldamenti), acqua ( bagno, cucina, pulizia e giardino ) e cibo, e producono rifiuti indifferenziati, in particolare imballaggi di plastica, che vanno nelle discariche. Si recano nei centri commerciali dove acquistano non solo beni primari ( pane, pasta, ecc ), ma anche beni superflui spinti da una pubblicità martellante e presente ovunque ( per strada, sui giornali, in televisione e su internet ). Sulla tavola trovano cibi poco genuini e spesso provenienti da altri continenti, il cui trasporto ha comportato un consumo di petrolio e le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Mangiano carne almeno 5 giorni alla settimana. Il grande consumo di carne richiede lo sfruttamento di un terzo di tutti i terreni agricoli per alimentare gli animali, pertanto la produzione agricola non è sufficiente per sfamare tutti gli abitanti della Terra. Gli escrementi generano metano che è un gas serra ( -> surriscaldamento globale ). 

La famiglia Pallante come può passare dal modello consumistico a quello ecosostenibile?

martedì 1 ottobre 2013

A.S. 2013/14. In 3° F ( Scuola Secondaria di I grado " Rodari " di Scandicci ) si inizia con la visione di ECONOMIA DELLA FELICITA' di Elena Norbert Hodge

La globalizzazione indica una forte interdipendenza fra tutte le aree del mondo dal punto di vista economico, politico e culturale. Questo fenomeno ha interessato gli ultimi 30 anni della storia dell’uomo. 
Tra gli aspetti positivi si ricorda la velocizzazione delle comunicazioni e delle informazioni, la riduzione del costo di certe merci e la condivisione di gusti e abitudini.
Il documentario “ Economia delle felicità “ ci spinge a riflettere sugli aspetti negativi e sulle alternative possibili. 



Durante la visione del suddetto documentario prendiamo appunti e, successivamente, sviluppiamo i seguenti punti:

Otto scomode verità sulla globalizzazione
1 ci rende infelici
2 alimenta insicurezza
3 distrugge le risorse naturali
4 accelera i cambiamenti climatici
5 distrugge il sostentamento
6 aumenta il conflitto
7 consegna il mondo al big business
8 è basata su una falsa spiegazione

A Localizzazione
B Commercio locale e sistema bancario
C Cibo locale
D Energia locale
E Identità locale
F Localizzare globalmente
G Futuri locali