giovedì 17 ottobre 2013

Da un modello consumistico ad uno ecosostenibile e solidale ( sabato 19 ottobre 2013 )

La famiglia Pallante segue un modello di vita consumistico

Il papà e la mamma lavorano tutto il giorno per guadagnare i soldi che servono per acquistare cibo, elettrodomestici, divertimenti, e pagare le bollette di luce, acqua, gas e spazzatura. Pagano inoltre la benzina e l’assicurazione delle automobili. Hanno poco tempo per sé e per la famiglia. In casa, insieme con i due figli, sprecano energia ( elettrodomestici e riscaldamenti), acqua ( bagno, cucina, pulizia e giardino ) e cibo, e producono rifiuti indifferenziati, in particolare imballaggi di plastica, che vanno nelle discariche. Si recano nei centri commerciali dove acquistano non solo beni primari ( pane, pasta, ecc ), ma anche beni superflui spinti da una pubblicità martellante e presente ovunque ( per strada, sui giornali, in televisione e su internet ). Sulla tavola trovano cibi poco genuini e spesso provenienti da altri continenti, il cui trasporto ha comportato un consumo di petrolio e le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Mangiano carne almeno 5 giorni alla settimana. Il grande consumo di carne richiede lo sfruttamento di un terzo di tutti i terreni agricoli per alimentare gli animali, pertanto la produzione agricola non è sufficiente per sfamare tutti gli abitanti della Terra. Gli escrementi generano metano che è un gas serra ( -> surriscaldamento globale ). 

La famiglia Pallante come può passare dal modello consumistico a quello ecosostenibile?

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